Un nuovo modo di fare economia: la “Gig Economy”

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Che cos’è la “Gig Economy”?

Con il termine “Gig Economy“, si intendono quei “lavoretti” che si effettuano negli ultimi anni e, che con l’arrivo della pandemia, gli hanno fatti aumentare.

Sono dei lavori che non si basano sul posto fisso ma che sono organizzati secondo delle piattaforme digitali.

Esiste un contratto tipico del lavoro dipendente e subordinato con orari ed obiettivi precisi ma è differente dal lavoro tradizionale a chiamata proprio per la diversità dell’organizzazione effettuata tramite le piattaforme.

Quali sono le piattaforme più conosciute?

Le piattaforme più conosciute sono: Deliveroo, FoodoraGlovo ( gestiscono le consegne a domicilio dei ristoranti, dei negozi o altri tipi di attività tradizionali) o Uber (per gli autisti).

Qual è lo scopo delle piattaforme?

Queste piattaforme hanno lo scopo di mettere in contatto clienti ed operatori dei vari settori.

Infatti, non riguardano solo le attività commerciali, ma tutti coloro che “pubblicizzano” una loro attività cercando clienti.

Anche chi si offre come baby sitter o insegnante privato possono rivolgersi a queste piattaforme per proporre il loro lavoro e cercare chi fosse interessato.

Si tratta anche loro dei “gig workes”, forse in un senso più largo, ma lo sono certamente anche loro.

Cosa significa il termine “gig”? 

Il termine “gig”, significa proprio lavoretto o ingaggio.

Questa parola arriva dalla musica jazz e da “engagement“: è un termine con cui si indicavano gli ingaggi per dei musicisti per i concerti (brevi periodi di lavoro solo per quello spettacolo).

Dov’è più conosciuto questo nuovo modo di fare business?

Questo tipo di rapporto lavorativo, è molto conosciuto negli Stati Uniti, ma ora si sta espandendo in tutto il mondo.

Come si svolge questo tipo di rapporto di lavoro?

Nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di una firma contrattuale ma solo la registrazione sui vari portali delle piattaforme delle aziende.

Quali sono gli orari di lavoro secondo le piattaforme?

Gli orari di lavoro non sono fissi come succede per il lavoro d’ufficio, ma organizzati dalle piattaforme in base alle necessità lavorative ed alla disponibilità dei dipendenti.

In quale categoria si trova il lavoro “gig”?

Il lavoro “gig”, si trova nella categoria del lavoro autonomo anche se non ne rientra del tutto.

Infatti è al centro di dibattiti legali e pubblici.

​Conclusioni

Il mondo lavorativo è veramente cambiato: non si sa se per il meglio o meno.

Però, quello che è certo è che, comunque, anche questi tipi di lavori bisogna accettarli visto che il mercato va sempre avanti.

Ma, sicuramente, la “Gig Economy”, è una validità opportunità che dà anche delle occasioni di lavoro in più.

Francesco Bruschetta
Francesco Bruschetta
Ciao sono Francesco ma tutti mi chiamano Bruce e sono un copywriter. Ho la passione per la comunicazione web, la seo, il web design e perchè no, anche per i film di Charli Chaplin e le scampagnate con la mia mountain bike Cube

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