innovation days napoli

Digitalizzazione e sostenibilità, declinata in tutte le sue accezioni, dall’ambientale alla finanziaria, sono le parole chiave dell’Italia che, dopo la crescita record del 2021, non vuole fermarsi: e lo sono anche della quarta edizione del roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria “Innovation Days”, organizzata con il contributo di Sistemi Formativi Confindustria e il supporto di 4.Manager, che quest’anno si focalizza sulla ripartenza post-pandemica del sistema Paese, che ha come motore principale i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con le Regioni protagoniste.

Le transizioni verso la sostenibilità e la digitalizzazione delle aziende attive in Campania nell’ambito della messa a terra del Pnrr sono stati i temi principi della sesta tappa di Innovation Days 2022 che ha messo a confronto il mondo delle imprese e le istituzioni territoriali. I lavori si sono svolti presso la sede dell’Unione degli Industriali a Napoli.

La Regione Campania al centro di “Innovation Days”, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria

L’incontro si è aperto con il saluto di Fabio Tamburini, direttore Il Sole 24 Ore, e gli interventi di Maurizio Manfellotto, Presidente Campania Digital Innovation Hub – Rete Confindustria Scarl e di Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali Napoli, che ha evidenziato: “Digitalizzazione e sostenibilità possono essere le due direttrici di marcia lungo le quali perseguire una maggiore coesione territoriale in questo Paese. E’ possibile se Pnrr e altre fonti di finanziamento vengano utilizzate con efficacia per promuovere sviluppo d’impresa e nel contempo ridurre il gap di infrastrutture e servizi che penalizza l’attività economica in Campania, come nell’intero Mezzogiorno”.

“Le 314 mila imprese della Campania producono il 5% del fatturato annuo nazionale”

Subito dopo si è dato il via alla sessione mattutina della giornata con la tavola rotonda improntata sulla transizione digitale come leva per lo sviluppo delle imprese a cui hanno partecipato, tra gli altri, Cataldo Conte, Responsabile Corporate Finance Banca Ifis che ha precisato: “Le 314 mila imprese della Campania producono il 5% del fatturato annuo nazionale. Si tratta di un tessuto molto vitale, con la tecnologia che guida le eccellenze regionali, il settore dell’aerospazio che riveste una rilevanza internazionale e l’agroalimentare che sfrutta la blockchain per tutelare le tipicità.

Trend che poteranno benefici anche al comparto Ict. Sulla base del nostro Market Watch, la digitalizzazione e la transizione ecologica, anche se al momento sono lievemente inferiori alla media nazionale, subiranno una forte accelerazione nel biennio 2023-2024. La Campania è una Regione in cui le Pmi sono più ottimiste sugli effetti che il Pnrr avrà sul proprio settore, in misura significativamente superiore alla media nazionale (32% vs 25%)”.

“Già tante realtà che hanno scommesso sulla innovazione e sulla digitalizzazione”

Edoardo Imperiale, Amministratore Delegato Campania Digital Innovation Hub – Rete Confindustria Scarl che ha evidenziato: “Sono ottimista, la Campania ha grandi potenzialità e non solo, ha già tante realtà che hanno scommesso sulla innovazione e sulla digitalizzazione. Ora con il Pnrr si può accelerare questo processo, servono però progetti da parte delle imprese. Noi come Dih siamo pronti all’azione di assessment, alla collaborazione, pronti ad abilitare le aziende alle progettualità.

In questa direzione il Polo Regionale per l’Innovazione Digitale Evoluta – Pride – che rientra fra i 13 European Digital Innovation Hub italiani finanziati dalla Commissione Europea, rappresenta una grande opportunità”. Antonio Patrone, Direttore Finanza e Trasformazione Digitale Tirreno Power, che ha spiegato: “La digitalizzazione è uno strumento potente a nostra disposizione per l’evoluzione del sistema energetico. Indispensabile per costruire un sistema elettrico più efficiente, sicuro e rinnovabile. Solo con la tecnologia digitale si può avvicinare la produzione e il consumo.

Ad esempio, con le comunità energetiche che consentono un uso razionale e condiviso dell’energia prodotta in modo autonomo e sostenibile” e Stefania Rinaldi, Amministratore Delegato Rinaldi Group Spa e vicepresidente Confindustria Salerno, per la quale: “Qualsiasi processo di digitalizzazione necessita di competenze specifiche da parte di tutte le aree aziendali coinvolte. Solo investendo in formazione, infatti, si può realizzare vera innovazione e competere con i mercati globali ed internazionali. È da questo presupposto che ogni azienda realmente proiettata a migliorarsi deve partire per attivare un processo di digital Innovation”.

“Transizione ecologica e digitalizzazione al centro del processo di trasformazione urbana”

Dopo aver fatto il punto sulla digitalizzazione e la transizione sostenibile delle aziende locali, evidenziando le problematiche che comportano e le soluzioni che si possono adottare per velocizzarle, è stata la volta della conversazione con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha illustrato i motivi per i quali Napoli può fregiarsi del titolo di città dell’innovazione: “Transizione ecologica e digitalizzazione sono due temi al centro del processo di trasformazione urbana che la città di Napoli sta portando avanti.

Con i progetti dell’Amministrazione sulla mobilità intelligente abbiamo già dimostrato di essere molto competitivi, il Pnrr è un’opportunità che va sfruttata al massimo per realizzare città smart e sostenibili. Investiamo in innovazione e tecnologia per migliorare la qualità della vita e dei servizi offerti, il Sud deve tornare ad avere un ruolo di primo piano per investimenti, professionalità e opportunità di lavoro”.

“Le scienze aerospaziali ci aiutano anche a vivere meglio il nostro pianeta Terra”

Subito dopo il focus si è spostato sul distretto aerospaziale, settore d’eccellenza dell’industria campana con un ruolo fondamentale nei processi d’innovazione con un panel a cui ha preso parte, tra gli altri, Antonio Blandini, Presidente Cira – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, per il quale: “Le scienze aerospaziali ci aiutano anche a vivere meglio il nostro pianeta Terra. Le tematiche sensibili del nostro tempo -energia, ambiente, alimentazione e salute- costituiscono punto di riferimento costante per le sfide scientifiche e tecnologiche che oggi affrontiamo nei molteplici ambiti di ricerca del settore aerospaziale”.

Il tema successivo è stato quello della sostenibilità come strada green per creare valore che è stato introdotto da Carlo Pontecorvo, Vice Presidente Unione Industriali Napoli con delega a Politiche Energetiche, Transizione Ecologica, Sostenibilità Ambientale, secondo cui: “L’unica forma di sviluppo possibile è quella sostenibile. Questa prospettiva va peraltro coltivata nella pienezza delle sue declinazioni. La sostenibilità economica è la premessa per conseguire quella sociale e quella ambientale. In tal senso la stessa transizione ecologica deve coniugarsi con la salvaguardia del patrimonio produttivo”.