Per molti liberi professionisti dello stivale il tema della pensione rappresenta una vera e propria sfida. A differenza dei lavoratori dipendenti, infatti, gli imprenditori non accedono automaticamente al sistema previdenziale dell’INPS, ma devono anzi pianificare il proprio futuro pensionistico in totale autonomia.

Se è vero che l’iscrizione all’INPS è obbligatoria per buona parte delle categorie, esistono alcune alternative complementari e, in alcuni casi, persino più vantaggiose per costruirsi una pensione dignitosa. C’è chi investe in criptovalute, chi si affida a fondi previdenziali private e chi addirittura ritaglia parte dei propri profitti per tentare la sorte su portali di gioco come il casino online svizzera 7melons.

Ma quali sono, in effetti, le migliori alternative alla cassa di previdenza nazionale? Ecco alcune tra le principali soluzioni a disposizione.

Investimenti a lungo termine

Una tra le opzioni più valide per costruire una pensione futura è quella degli investimenti personali a lungo termine. Si tratta di una soluzione perfetta per gestire in autonomia i propri risparmi, senza essere vincolati ad alcuno schema previdenziale. C’è infatti chi sceglie di attivare piani di accumulo capitale in base alle proprie esigenze, chi investe in azioni e obbligazioni a basso rischio.

Una delle scelte più popolari rimane l’acquisto di immobili, in modo da generare una piccola ma costante rendita. In altri casi, però, è possibile considerare anche di investire in ETF o in fondi comuni.

Fondi pensione integrativi 

Una delle scelte più comuni tra i liberi professionisti è l’adesione ad un fondo pensione integrativo, aperto o privato. Si tratta di strumenti che permettono di versare contributi volontari al fine di ottenere una rendita al momento del pensionamento. Generalmente si tende a preferire fondi gestiti da compagnie assicurative, banche o società di gestione di risparmio (SGR).

Tra i vantaggi più significativi che offrono, i fondi pensionistici integrativi garantiscono una certa flessibilità, e permettono ai professionisti di scegliere modalità di versamento e profili di rischio completamente su misura. Una soluzione decisamente più solida rispetto alla tradizionale pensione di scorta. In più, i rendimenti previsti sono generalmente superiori rispetto a quelli garantiti dai contributi obbligatori.

Polizza vita con finalità previdenziale
Tra le alternative che un libero professionista può prendere in considerazione c’è anche la polizza vita a capitale differito. Questa tipologia di strumenti, anche detti “piani individuali pensionistici” (PIP), offrono la possibilità di costruire facilmente un capitale nel tempo. È possibile, poi, riscattare l’importo maturato sotto forma di rendita vitalizia.

I costi di gestione potrebbero essere più elevati rispetto ad altre soluzioni, i rendimenti attesi meno attraenti. Eppure le polizze vita hanno il vantaggio di offrire anche una protezione assicurativa integrata. Anche in questo caso, si tratta di una soluzione che offre il giusto mix tra sicurezza e convenienza.

Casse previdenziali private

C’è da ricordare che, per alcune categorie regolamentate è possibile aderire a casse previdenziali private specifiche. Avvocati, medici, architetti o notai, ad esempio, possono fruire di casse previdenziali alternative all’INPS come la Cassa Nazionale del Notariato, la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza forense o la Cassa Medici ENPAM.

Se si appartiene ad una delle categorie che lo consentono, insomma, è possibile versare i propri contributi ad una cassa previdenziale alternativa. Molto spesso queste casse professionali richiedono versamenti decisamente meno onerosi rispetto all’Istituto Nazionale, il che offre un vantaggio significativo ai liberi professionisti.

La strategia della pensione

Per i liberi professionisti, insomma, la pensione rappresenta un insieme di strategie finanziarie e di diversificazione delle proprie fonti di reddito. Proprio per la sua natura libera, l’imprenditore deve compiere scelte consapevoli fin dai primi anni di lavoro e, possibilmente, affidarsi ad un consulente finanziario di fiducia.

Per alcuni questo rappresenta una sfida incredibilmente spinosa, per altri è un compromesso accettabile, fondamentale per gestire la propria previdenza futura in modo autonomo e senza imposizioni dall’alto. Conviene, tuttavia, informarsi bene circa tutte le soluzioni a disposizione e riguardo la possibilità di riscattare eventuali anni contributivi persi.

Queste erano soltanto alcune delle opzioni che gli imprenditori dello stivale possono selezionare, ma non è detto che non si possa scegliere di investire in più fondi per differenziare i propri rendimenti e assicurarsi una pensione più solida. Come si dice spesso, dietro qualsiasi impresa di successo c’è un uomo che ha preso una decisione coraggiosa. E sarebbe opportuno aggiungere, oltre che coraggiosa, consapevole.