I migliori libri sul tennis: racconti utili alla crescita personale

“Una specie di boxe senza pugni” cit.

Il mondo del tennis è un universo ricco di emozioni, sfide e storie straordinarie. In questo articolo, andremo alla scoperta di cinque libri che esplorano diverse dimensioni di quello che non è solamente uno sport, ma una vera e propria esperienza umana e intellettuale. Attraverso la scrittura innovativa e l’analisi della psicologia, questi autori ci offrono una panoramica completa dell’universo tennistico, invitandoci a scoprire le emozioni uniche che solo questo sport può regalare.

“Il tennis come esperienza religiosa” di Foster Wallace (2012)

David Foster Wallace, noto per la sua innovativa scrittura letteraria, ha avuto una lunga passione per il tennis sin dalla giovinezza. Questa passione è stata tradotta in questo libro, contenente due saggi dedicati a Roger Federer e agli U.S. Open, ma anche in altre sue opere come “Infinite Jest” e “Tennis, TV, trigonometria e tornado”. 

In questi saggi, raccolti per la prima volta in un unico volume, Wallace esplora temi come il conflitto tra talento e forza bruta, la bellezza del gioco e gli interessi economici che circondano lo sport. Con la sua inconfondibile scrittura, Wallace offre ai suoi lettori un’esperienza unica che promette di far appassionare i fan del tennis e oltre.

“Il gioco interiore del tennis” di Gallwey (1974)

Questo manuale, semplice ma rivoluzionario, è stato ispirato dai principi della filosofia Zen e della Psicologia Umanistica, anticipando l’importanza della psicologia nello sport quando la sua combinazione con il tennis era ancora rara. 

Oltre ad essere ampiamente apprezzato e utilizzato da generazioni di tennisti, il libro è diventato un punto di riferimento per chiunque desideri migliorare le proprie performance e ottenere il massimo in ogni ambito, sia personale che lavorativo. Gallwey dimostra come, attraverso il ragionamento chiaro e lucido tipico del tennis, questo sia diventato il medium perfetto per raggiungere tali obiettivi.

Il libro di Timothy Gallwey si distingue da altri che si concentrano esclusivamente sulla tecnica del tennis, poiché riconosce che ogni partita è composta da due sfide: una esterna e una interna. Nella sfida esterna, si affronta l’avversario sul campo, mentre nella sfida interna si combatte contro dubbi, insicurezze, ansie e una possibile perdita di concentrazione. Tutti spunti di riflessione riutilizzabili in ambito lavorativo o nel tempo libero, magari anche per lo studio psicologico delle scommesse per Wimbledon, in scena in questa estate.

“Non si tratta di tennis. Non si tratta di vincere e perdere; se siamo qui solo per fare esperienza, allora siamo liberi” – Timothy Gallwey

“Vincere sporco” di Gilbert (1993)

“Io ho vinto un sacco di partite che avrei dovuto perdere. Tu hai perso un sacco di partite che avresti dovuto vincere. Penso di poterti essere utile”: con queste parole Brad Gilbert riuscì a diventare il coach di Andre Agassi e riportarlo al numero uno del ranking mondiale.

Il libro “Vincere Sporco” non parla di trucchi o espedienti per superare gli avversari nel tennis, ma offre consigli pratici, esperienze reali e dettagli importanti per gestire bene tutte le fasi di un match, sia a livello mentale che fisico. È un manuale indispensabile per affrontare uno sport complesso e in continua evoluzione.

“Il tennis è musica” di Panatta (2018)

Il libro racconta la storia di Adriano Panatta nel mondo del tennis, a partire dal 1968, l’anno in cui il tennis Open è nato: Panatta si fa strada nei tornei juniores e partecipa a sfide leggendarie contro i campioni dell’epoca. Il racconto intreccia sconfitte brucianti, colpi impossibili, segreti e aneddoti raccolti dentro e fuori dal campo; il tutto permeato da un’atmosfera appassionata e scanzonata, in grado di riportare alla memoria l’emozione delle grandi competizioni di un tempo.

“Federer and Me: A Story of Obsession” di Skidelsky (2015)

Scritto da William Skidelsky, è un’affascinante esplorazione del rapporto tra il giornalista e appassionato di tennis e il leggendario Roger Federer. Il libro è un omaggio a King Roger e una riflessione su ciò che rende questo sport così affascinante.

Attraverso le pagine di “Federer and Me”, Skidelsky condivide la sua ossessione per il gioco e la sua ammirazione per lo svizzero, raccontando le emozionanti partite e il carisma di uno dei tennisti più vincenti di tutti i tempi: come riportato in questo articolo di Betway, si assesta infatti al terzo posto assoluto nella classifica relativa a chi ha vinto più Slam, dietro Djokovic e Nadal.

(Foto di hansmarkutt da Pixabay)