Impresa e digitalizzazione: arrivano i finanziamenti

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Dal 2019 sono entrati in vigore i decreti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che vanno a favorire impresa e digitalizzazione attraverso dei voucher non superiori a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili. Il tutto è rivolto alle micro, piccole e medie imprese che si occupano della digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico.
A cosa servono, però, e come funzionano? La normativa è mirata e semplice e agevole a tutte quelle imprese cha hanno i requisiti adeguati. 

Impresa e digitalizzazione, i benefici

La strategia definita è il Piano Transizione digitale 4.0 e serve a incentivare gli interventi di digitalizzazione e automazione, funzionali alla continuità operativa delle imprese,  durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. In quest’ottica l’Europa è disposta a distribuire (almeno per l’Italia) voucher utilizzabili per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:

  • migliorare l’efficienza aziendale;
  • modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

Come presentare le domande per accedere all’agevolazione

Come si procede a beneficiare di una così importante occasione? Le domande di erogazione si presentano facilmente ed esclusivamente attraverso l’apposita procedura informatica, accendendo nell’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla voce “Voucher per la digitalizzazione”. Le imprese, attraverso la stessa procedura informatica, possono presentare anche le comunicazioni di rinuncia alle agevolazioni e/o le richieste di variazione del soggetto beneficiario. Inoltre, insieme alla fase di prenotazione, per accedere alla procedura informatica bisogna disporre di una casella PEC attiva e registrata nel Registro delle imprese, anche della Carta nazionale dei servizi e del relativo PIN rilasciato con la stessa. Infine, le imprese dovranno presentare una documentazione precisa composta da: 

  • titoli di spesa recanti le specifiche diciture previste dalla normativa di attuazione;
  • estratti del conto corrente utilizzato per i pagamenti connessi alla realizzazione del progetto agevolato;
  • liberatorie sottoscritte dai fornitori dei beni e dei servizi acquisiti, predisposte sulla base dello schema di cui all’allegato n. 4 al decreto direttoriale 24 ottobre 2017;
  • resoconto sulla realizzazione del progetto, redatto secondo lo schema di cui di cui all’allegato n. 5 al decreto direttoriale 24 ottobre 2017.

Ricapitolando, basta compiere una serie di passaggi molto semplici che però permettono di poter accedere a una serie di benefit rivolti a far crescere o, per alcune, risollevare molte imprese, che con la pandemia si sono trovate sprovviste di qualsiasi aiuto e vogliono continuare a perseguire il loro sogno imprenditoriale. 

 

 

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