I Coronabond: cosa sono e a cosa servono

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Cosa sono i Coronabond?

I Coronabond, sono un processo sociale, per distribuire i debiti tra gli Stati europei.

Infatti, quando uno Stato, chiede in prestito soldi per finanziare degli interventi, il debito viene suddiviso tra tutti gli Stati membri, tramite le obbligazioni del debito pubblico degli stessi Stati.

Ma, l’Olanda, la Germania ed altri Stati del Nord Europa, molto capaci nel gestire i propri bilanci, hanno paura che con questo sistema, potrebbero ritrovarsi a gestire anche i debiti di altri Stati che già prima del Coronavirus, avevano difficoltà (anche l’Italia).

A cosa servono i Coronabond?

Il loro scopo, è quello di aiutare gli Stati che non sono in grado di gestire le loro spese.

Li si supporta con dei finanziamenti per gli interventi di economia (per far ripartite lo Stato) e per l’emergenza pandemia (spese per ospedali, macchinari per la terapia intensiva, guanti, mascherine, ricerca, ecc.).

Paolo Gentiloni, (commissario UE all’economia) favorevole ai Coronabond, sostiene che i Coronabond dovrebbero essere emessi da istituzioni di mercato affinché si possano garantire dei tassi bassi.

Inoltre, Gentiloni, si è espresso affermando che, per reagire all’emergenza economica, sarebbe opportuno emettere i Coronabond tramite il fondo salva Stati, ma al momento questo non è ancora possibile.

Perché non è ancora possibile ammettere il fondo salva Stati?

In molti vorrebbero che si usasse il Meccanismo europeo di stabilità (MES): sarebbe il modo più semplice e rapido perché ha già delle risorse programmate per 410 miliardi di euro.

Ma non è possibile attivare ciò perché il MES lo possono usare solo gli Stati con difficoltà, ma al momento è impossibile perché è incompatibile con la situazione di emergenza.

E’ proprio por questo motivo che Giuseppe Conte (ex presidente del Consiglio), aveva chiesto ai leader europei di formare una task force (composta dai Presidenti di Consiglio UE, Commissione, Europarlamento, BCE ed Eurogruppo) per consentire una strategia che avrebbe sostenuto il MES.

A sostenere questa ipotesi è stato soprattutto Pedro Sanchez (Premier spagnolo) ma anche altri Stati erano favorevoli (Francia, Irlanda, Grecia, Portogallo e Lussemburgo).

Quando si è parlato la prima volta di Coronabond?

Si è parlato per la prima volta di Eurobond, fra il 2011 ed il 2012, quando a causa della crisi economica, si è pensato di creare le obbligazioni del debito pubblico dei Paesi dell’Eurozona (emesse dall’Agenzia europea del debito).

Però, questa idea, non è andata in porto perché alcuni Stati del nord Europa (fra cui Germania) non hanno aderito.

Conclusioni

Purtroppo, l’idea di realizzare le obbligazioni per il debito pubblico ha diviso l’Europa ma, oggi, bisogna far riemergere il progetto dell’emissione dei Coronabond per combattere l’emergenza economica avutasi a causa del Covid19.

Si spera, che in Europa, si riesca a giungere alla condivisione di una giusta strategia lasciando mettendo da parte ogni forma di egoismo.

Solo combattendo e lottando insieme, si riuscirà a far rialzare tutti gli Stati ed a mantenere vivi e competitivi i mercati economici a livello mondiale.

Francesco Bruschetta
Francesco Bruschetta
Ciao sono Francesco ma tutti mi chiamano Bruce e sono un copywriter. Ho la passione per la comunicazione web, la seo, il web design e perchè no, anche per i film di Charli Chaplin e le scampagnate con la mia mountain bike Cube

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