I contributi Inps a carico del titolare
I contributi Inps a carico del titolare sono gli stessi dei lavoratori tranne quelli per la Cassa integrazione (CIG e CIGS).
L’importo viene calcolato sull’intero compenso corrisposto al lavoratore.
Questo compenso non può essere inferiore all’importo corrispondente a sei minimali giornalieri Inps per ogni sette giorni di commessa lavorativa.
Il calcolo dei contributi Inps a carico del titolare
Per il calcolo dei contributi Inps bisogna prendere in riferimento la retribuzione del lavoratore a domicilio riguardante il periodo tra la data di consegna e la data prevista per la riconsegna al datore di lavoro.
Per le prestazioni Inps, i lavoratori a domicilio, hanno diritto a quelle non pensionistiche come succede, invece, per i lavoratori dipendenti.
Adempimenti amministrativi e libro unico del lavoro per i contributi Inps a carico del titolare
Il 25 giugno 2008, quando è entrato in vigore il Decreto Legge n. 112 del 2008, non è più obbligatorio per i datori di lavoro l’iscrizione nel registro dei committenti, istituito presso la Direzione provinciale del Lavoro dall’Art. 3 comma 1-4 della Legge n.877 del 1973.
Lo stesso Decreto Legge, ha eliminato anche gli adempimenti inerenti il registro dei lavoratori a domicilio ed il libretto di controllo.
La retribuzione nel libro unico
Il D. L. n. 112 del 2008 ha modificato l’art. 3 comma 5.
Il datore di lavoro deve trascrivere nel libro unico del lavoro il nome ed il domicilio dei lavoratori a domicilio e la loro retribuzione.
In base all’art. 10 comma 1 della Legge n. 877 del 193, nel Libro Unico vanno inseriti anche l’iscrizione delle date e delle ore di consegna e riconsegna del lavoro, la descrizione del lavoro eseguito, la specificazione delle quantità e delle qualità.
Modalità di calcolo dei contributi Inps
Le aliquote di pagamento vengono divise fra titolare e lavoratore:
- 23,81% a carico del datore di lavoro;
- 9,19% a carico del lavoratore.
I contributi assistenziali come vengono suddivisi?
I contributi assistenziali (malattia, maternità, etc.), sono elargiti in base al settore lavorativo dell’azienda
Eccoli:
- contributo disoccupazione (per i rapporti T.D.+1,40%): 1,61%;
- contributo per l’indennità economica di malattia (misura variabile in base al settore): 2,22% – 3,21%;
- contributo maternità (misura variabile in base al settore): 0,24% – 0,46%;
- contributo per l’Assegno per il Nucleo Familiare: 2,48% (0,68% ridotto);
- contributo per il fondo di garanzia: 0,20%;
- contributo per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (brevi sospensioni attività produttiva): 1,70% -4,70%;
- contributo per la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (crisi e ristrutturazioni): 0,90%;
- contributo per i Fondi di solidarietà o il Fondo di Integrazione Salariale: 0,45% – 0,65%.
Conclusioni
I contributi Inps a carico del titolare, come già detto, sono da ottenere da calcoli precisi affinché la loro valutazione sia esatta.