Come cambierà il mondo del lavoro nel 2021?
Il mondo lavorativo, nel 2021, cambierà in modo tangibile e concreto.
In primis, gli uffici, avranno un” ruolo” diverso: saranno organizzati e gestiti in maniera diversa rispetto agli anni passati. E non solo: anche il rapporto fra titolare e dipendenti e fra colleghi sarà diverso.
Sarà un rapporto basato sulla fiducia e sulla collaborazione: pura empatia per fare proseguire bene il cammino dell’azienda.
Il lavoro nei prossimi anni
L’unica certezza, in tutto questo, è che il lavoro è cambiato: non si avrà più quello vissuto fino a febbraio del 2020 perché tutti noi siamo cambiati.
Ma la certezza è una sola: il lavoro come lo abbiamo vissuto fino a febbraio del 2020 non c’è né ci sarà più. Noi stessi siamo profondamenti cambiati e ciò segnerà il futuro.
Il 2021 sarà l’anno delle sfide e delle sperimentazioni per tutti: per chi è a capo di un’azienda, per i dipendenti e per chi cerca lavoro.
Dal 2021, per tutto il 2022 a proseguire, l’unico obiettivo sarà realizzare un nuovo modo di lavorare che possa unire produttività e valore umano.
Quali sono i 5 trend?
I 5 cinque trend sono:
- l’ufficio del futuro: la Prof. Ashley Whillans della Harvard Business School ha ipotizzato che il lavoro futuro sarà programmato diversamente da quello odierno. La nuova formula dell’ orario lavorativo sarà dalle 9 alle 5 e potrebbe anche cambiare con una nuova disponibilità: 3-2-2 (tre giorni in ufficio, due a casa ed altre due di non lavoro). Infatti, le ricerche dimostrano che lavorando da casa alcuni giorni la settimana porta ad essere più efficienti. Comunque, bisogna anche avere dei giorni di lavoro dall’ufficio per poter mantenere un punto fermo e per avere maggiore produttività. Tutto ciò però comporta anche la disponibilità dei mezzi da remoto perché l’80% della gente fa dei lavori che non possono essere svolti in smart working. La resa del lavoro da casa è anche dà maggiore produttività se da casa si hanno i mezzi tecnologici adatti;
- ridisegnare le relazioni lavorative: il lavoro dev’essere riproposto in chiave diversa perché bisogna riprogrammarlo per permettere ai lavoratori di essere produttivi ma anche di stare bene in base alle proprie esigenze. Un dipendent che sta sia fisicamente che psicologicamente è un dipendente più produttivo;
- empatia significa leadership: secondo l’Harvard Business Review, il 2021, sarà l’anno della leadership che si baserà sull’empatia e sulla saggezza. Infatti, la nuova formula per il leadership del futuro, deve basarsi sull’empatia e non sulla paura. L’empatia fra persone significa avere intenzioni positive ed un vero interesse per gli altri;
- superuomo o superteam: non esiste più il “superuomo” cioè quello che si occupava di tutto in un’azienda ma esiste il “superteam” cioè il gruppo pulsante di un’azienda che impara, cresce insieme e si adatta ai cambiamenti sempre per il bene dell’azienda. Infatti, secondo lo “Human Capital Trend” di Deloitte costruendo dei “superteam” si potranno ottenere dei vantaggi ed essere anche in grado di risolvere delle problematiche insolute;
- smart working: nel 2021, si dovrà cominciare a sperimentare il vero smart working, quello reale e non forzato, che si è vissuto nel 2020. Quindi no “remote working” né “home working” ma il vero smart working, quello che sta portando ad un profondo cambiamento nel modo di lavorare perché, dà spazio al valore ed all’importanza delle persone non “incastrandole” più all’interno di un ufficio con orari e schemi di lavoro definiti, ma di fronte ad obiettivi semplici e raggiungibili. Lavorare secondo il vero smart working, significa, dare fiducia e trasparenza e non comando e controllo.
Quale sarà la sfida per ognuno?
La sfida che tutti devono affrontare è protagonisti di questo cambiamento perché tutti siamo “imprenditori” di noi stessi.
Perciò dobbiamo partire da noi stessi per disegnare nuovi orizzonti lavorativi con nuovi modi di pensare, di vivere e di lavorare.
L’empatia fra tutti sarà la molla che farà andare avanti le relazioni fra le persone e la collaborazione: sarà motivo di ascolto e di comprensione!
Sarà il punto clou per mettere ognuno nelle condizioni di dare il meglio.