Gomiboru: l’arcade-puzzle di Stranogene che trasforma il gaming in un’esperienza educativa e surreale

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Gomiboru: l’arcade-puzzle di Stranogene che trasforma il gaming in un’esperienza educativa e surreale

Nel panorama dei videogiochi indipendenti, una realtà italiana sta emergendo con forza grazie a un’idea tanto bizzarra quanto affascinante: Gomiboru, l’arcade-puzzle firmato Stranogene Srl. Ambientato in Stampland, un luna park decadente e inquietante, il gioco sfida i player a guidare una palla appiccicosa nel raccogliere i rifiuti disseminati nei vari livelli, risolvendo enigmi fisici e superando ostacoli in un universo oscuro e surreale. Ma Gomiboru non è solo un passatempo: è anche un nuovo esperimento nel campo dell’Hidden Learning, la strategia che Stranogene utilizza per fondere intrattenimento e apprendimento in un’unica esperienza coinvolgente.

Un gameplay originale tra sfide logiche e fisica

In Gomiboru, ogni livello è un piccolo enigma da risolvere. Il giocatore deve sfruttare la fisica e le proprietà della palla appiccicosa per raccogliere i rifiuti e rivelare indizi che lo avvicinano alla scoperta del mistero di Stampland. Il concept del gioco si basa su meccaniche di iterazione massiva, ossia la ripetizione costante di micro-task che permettono di assimilare concetti e migliorare le proprie abilità di problem-solving in modo naturale e divertente. Questo approccio si rifà a un modello educativo innovativo, già applicato da Stranogene in altri progetti, dove il gaming diventa un ponte per l’apprendimento.

Stranogene e la rivoluzione dell’educazione attraverso il gaming

Stranogene Srl è una startup che ha una visione chiara: rivoluzionare il mondo dell’apprendimento utilizzando il gioco come strumento principale. Il team ha sviluppato diversi titoli che seguono questa filosofia, tra cui Stranger Rabbits, un multiplayer che introduce principi di astrofisica attraverso sfide di velocità, e Coderino, un gioco per bambini dai 4 ai 13 anni che fonde il mondo digitale e quello materico per insegnare il pensiero computazionale. La loro missione è chiara: rendere il sapere un’esperienza immersiva e stimolante.

Intervista ad Antonio D’Angelo, CIO di Stranogene

D: Gomiboru è un gioco con meccaniche di Hidden Learning. Perché avete scelto questo approccio?

R: Volevamo creare un gioco che fosse divertente e allo stesso tempo educativo, senza risultare esplicitamente didattico. L’Hidden Learning permette di apprendere in modo naturale attraverso il gameplay, senza che il giocatore si renda conto di stare acquisendo nuove conoscenze.

D: Il tema dell’ecologia è molto presente in Gomiboru. Perché questa scelta?

R: L’ecologia è un argomento cruciale per le nuove generazioni. Abbiamo deciso di integrare questo tema nel gioco per sensibilizzare i giocatori in modo interattivo e coinvolgente, mostrando le conseguenze dell’inquinamento e l’importanza del riciclo in un contesto ludico.

D: Gomiboru è ambientato in un parco divertimenti decadente. Come questo setting influisce sul gameplay?

R: Stampland è il cuore del gioco: un tempo era un luogo pieno di vita, ora è in rovina a causa dell’accumulo di rifiuti. Il giocatore ha il compito di ripristinarne l’antico splendore, raccogliendo rifiuti e risolvendo enigmi ambientali. La narrazione guida il giocatore in un’avventura avvincente, spingendolo a scoprire cosa è successo a Stampland.

D: Quale stile grafico avete scelto per Gomiboru e perché?

R: Abbiamo optato per uno stile cartoon colorato e accattivante, perfetto per attirare il pubblico adolescente. Questo stile visivo aiuta a mantenere un equilibrio tra il tono serio del tema ecologico e il divertimento del gameplay.

D: Dove possiamo giocare a Gomiboru?

R: Gomiboru sarà disponibile su Steam ed è il nostro primo titolo del 2025. Siamo entusiasti di vedere come il pubblico reagirà e speriamo che il messaggio ecologico del gioco possa ispirare i giocatori.

Un mercato in crescita e il futuro di Stranogene

L’approccio di Stranogene rientra in un mercato in forte crescita, dove l’edutainment sta guadagnando sempre più terreno. Con Gomiboru, il team dimostra ancora una volta la capacità di combinare game design e didattica in un format accattivante e coinvolgente. Ma questo è solo uno dei tanti progetti in cantiere: Stranogene sta già lavorando su Hiki: An Exit-Sential Adventure, un titolo dedicato al fenomeno degli hikikomori, e Munaciello, un’avventura ambientata nel Teatro San Carlo di Napoli.

Con una presenza crescente a eventi come il Giffoni Good Games e il Giffoni Film Festival, Stranogene si sta affermando come una delle realtà più innovative nel settore dei videogiochi educativi. Gomiboru è solo l’ultima dimostrazione che il futuro dell’apprendimento passa sempre di più dal mondo del gaming.

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