Gli strumenti di controllo in un’azienda

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Gli strumenti di controllo 

In Italia, la legge in materia di regolamentazione sugli strumenti di controllo, è considerata dal Decreto Lgs n. 151 del 14 settembre del 2015 (Jobs Act) che ha cambiato l’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.

E’ proprio per questo, che il Jobs Act, ha potuto stabilire una legge diversa a seconda del tipo di strumento di controllo usato nelle aziende.

La disciplina dei controlli sui lavoratori, ha tenuto proprio conto, dell’evoluzione tecnologica e delle esigenze delle imprese.

E’ corretto l’uso degli impianti di controllo in un’azienda?

Installare degli impianti di controllo in un’azienda non è corretto a meno che non ci siano due condizioni:

  • esigenze organizzative, produttive, di sicurezza del lavoro e della tutela del patrimonio aziendale;
  • accordo sindacale o autorizzazione amministrativa (Direzione territoriale del lavoro) da ottenere prima dell’installazione (se viene installato prima c’è violazione delle norme: art. 38 L. 300/1970), che in ogni caso, non può essere sostituito dal consenso dei lavoratori (Corte di cassazione, sez. III penale, sentenza 17 gennaio 2020, n. 1733).

Come si è espresso il Ministero del Lavoro?

Il Ministero del Lavoro, si è espresso dicendo che: “In base al principio di trasparenza, si deve assolutamente informare i lavoratori dell’esistenza di strumenti di sorveglianza all’interno dell’azienda. I dipendenti devono anche conoscerne lo scopo e le eventuali conseguenze nel caso rifiutino l’installazione”.

Quali sono gli strumenti di controllo?

Il Jobs Act, ha stabilito che gli strumenti di controllo e sorveglianza, sono:

  • L’email aziendale: l’email aziendale è uno degli strumenti assolutamente da controllare. Infatti, il datore di lavoro, deve poter accedere tranquillamente all’email che usa il dipendente all’interno dell’azienda. Ciò è legittimato nel caso ci sia necessità di usarla ed il dipendete non è presente. Il suo uso, anche in assenza del lavoratore è permesso dall’esistenza dell’art. 616 c.p., che non prevede il reato di violazione nei confronti dei dipendenti. Comunque non è contemplata come controllo lecito in quanto spropositato rispetto alla tutela dei lavoratori ma quando è necessario si applica. Ovviamente, i dipendenti, devono essere avvisati;
  • La geolocalizzazione dei veicoli: la geolocalizzazione dei veicoli aziendali serve per la sicurezza sia dei lavoratori che dei veicoli a loro affidati. Si tratta di un controllo lecito ma diventa un controllo illecito quando la si usa per controllare il dipendente nel privato. Comunque, in questo caso, il lavoratore deve poter disattivarne l’uso per poter proseguire nell’attività personale;
  • La rilevazione della presenza dei lavoratori: sono degli strumenti che possono monitorare indirettamente i dipendenti sul luogo di lavoro. Sono strumenti di controllo autorizzati e leciti in quanto hanno lo scopo di tutelare un’eventuale sottrazione di dati aziendali.
Francesco Bruschetta
Francesco Bruschetta
Ciao sono Francesco ma tutti mi chiamano Bruce e sono un copywriter. Ho la passione per la comunicazione web, la seo, il web design e perchè no, anche per i film di Charli Chaplin e le scampagnate con la mia mountain bike Cube

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