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Mai così bene dagli anni 2000: parliamo del fatturato delle industrie che, secondo le stime Istat, prosegue la crescita congiunturale con l’indice che tocca ancora il livello più elevato dall’inizio della serie storica (gennaio 2000). A maggio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,4% rispetto al mese precedente (+1,5% sul mercato interno e +1,1% su quello estero). Nel confronto annuo, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce del 23,6% (+24,2% sul mercato interno e +22,4% su quello estero).

Il fatturato delle industrie italiane è al top dal 2000

Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti rispetto al mese precedente per l’energia (+9,8%) e per i beni intermedi (+2,4%), mentre si registrano lievi flessioni per i beni strumentali (-1,0%) e per i beni di consumo (-0,2%). Nel confronto annuo, per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario, si registrano “marcati” incrementi tendenziali per l’energia (+72,7%), i beni intermedi (+32,1%) e i beni di consumo (+17,8%), più contenuti per i beni strumentali (+8,8%).

Nel trimestre marzo-maggio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 7,8% rispetto al trimestre precedente (+8,0% sul mercato interno e +7,3% su quello estero). Inoltre, sempre a maggio, si stima che l’indice destagionalizzato in volume del settore manifatturiero registri un calo in termini congiunturali (-0,3%). Su base annua, il volume del fatturato, corretto per gli effetti di calendario, presenta una crescita del 5,9%, molto più contenuta di quella in valore (+22,9%).

“Leggera flessione rispetto al mese precedente”

“L’indicatore di volume, – fanno sapere dall’Istat – calcolato a prezzi costanti e relativo al solo comparto manifatturiero, mostra invece una leggera flessione rispetto al mese precedente. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, si registra un incremento marcato del valore del fatturato. Sia in termini complessivi sia con riferimento ai principali raggruppamenti di industrie, con aumenti particolarmente significativi per il comparto energetico. La crescita in volume, tuttavia, risulta decisamente più contenuta”.

Extra profitti milionari delle industrie energetiche

Anche Unc e Codacons hanno commentato i dati sul fatturato delle industrie diffusi dall’Istat. “E’ un’illusione ottica. – affermano sia l’Unc che il Codacons – Gli extra profitti milionari delle industrie energetiche, un regalo immeritato e intollerabile, gonfiano il fatturato con un +72,7% su maggio 2021 e un +9,8% su aprile 2022. Alla base della forte crescita su base annua del fatturato non vi è certo una accelerazione delle attività dell’industria italiana, ma l’impennata dei prezzi. Il confronto è con un 2021 caratterizzato ancora da restrizioni sul fronte Covid”.

(Foto di Ashraf Chemban da Pixabay)