twitter -2713571_1920

Elon Musk contro Twitter: la saga si arricchisce di un nuovo capitolo. Nelle scorse ore il Washington Post ha riportato alcune affermazioni di Peiter Zatko, ex capo della sicurezza di Twitter. Zatko, meglio conosciuto con il suo alias da hacker “Mudge”, ovvero “Fango”, la società avrebbe gravissime carenze nella gestione dei dati personali degli utenti. Le rivelazioni di Zatko, licenziato all’inizio del 2022, hanno già provocato un piccolo terremoto. Subito dopo la pubblicazione da parte del quotidiano, il titolo ha chiuso in calo a Wall Street di quasi l’8%.

Ma non è tutto. Già, perché quanto affermato da Zatko potrebbe avere un grosso peso nel processo in corso tra Twitter ed Elon Musk. Il capo di Tesla, infatti, aveva rinunciato all’acquisto del social media dopo aver lanciato un’offerta da 44 miliardi di dollari. Una delle motivazioni addotte riconduceva appunto ad incertezze sul reale numero di account della piattaforma. Twitter ha così intentato causa contro Musk. Un procedimento tuttora in corso.

L’ex capo della sicurezza di Twitter: carenze nella gestione dei dati degli utenti

Secondo le ammissioni di Zatko, licenziato all’inizio del 2022, la società avrebbe anche fornito false informazioni ai regolatori Usa sui suoi sistemi di difesa informatica e sugli account falsi utilizzati anche per campagne di disinformazione orchestrate dall’estero. Mudge ha affermato che esisteva un libro paga con accesso diretto e non supervisionato ai sistemi dell’azienda e ai dati degli utenti. Una vicenda che si incrocerebbe con quanto accade in Arabia Saudita (l’erede al trono Mohammed Bin Salman è uno storico azionista di Twitter). Proprio nei giorni scorsi un dipendente del social di micro messaggistica è stato dichiarato colpevole da un tribunale San Francisco di spionaggio per conto dell’Arabia Saudita trasmettendo le informazioni personali di utenti che criticavano i governanti del paese.

Twitter nella sua replica ha affermato di aver licenziato Zatko a causa di risultati professionali non all’altezza: “Quello che abbiamo visto finora sono falsità su Twitter sulle nostre pratiche di privacy e sicurezza dei dati. Una testimonianza piena di incoerenze e imprecisioni. Le accuse e il tempismo opportunistico di Zatko sembrano progettati per catturare l’attenzione e infliggere danni a Twitter, ai suoi clienti e ai suoi azionisti”.

(Foto di Gerd Altmann da Pixabay)