Il 1 febbraio scorso la Commissione europea ha presentato il Piano industriale Green Deal per l’economia verde per stimolare lo sviluppo delle tecnologie pulite nell’Ue e garantire l’autonomia strategica riducendo la sua dipendenza dai Paesi terzi. Con il termine Green Deal si fa riferimento a tutte quelle iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.

Economia “verde”: presentato in Commissione europea il Piano Green Deal

Il 16 febbraio se n’è discusso attivamente nel Parlamento europeo previa votazione di tutti i punti affrontati nel testo: fondo di sovranità europeo per evitare la frammentazione causata dai sistemi nazionali; facilitazione dell’accesso ai finanziamenti e semplificazione delle procedure di autorizzazione; collaborazione con gli Stati Uniti per evitare discriminazioni verso le imprese Ue. La votazione ha avuto come come risultato 310 voti favorevoli, 155 voti contrari e 100 astensioni.

I deputati hanno adottato una risoluzione che invita la Commissione a elaborare una strategia efficace per ridistribuire, trasferire e rilocalizzare le industrie in Europa, sottolineando l’importanza di rafforzare la forza produttiva dell’Ue in tecnologie strategiche come l’energia solare ed eolica, le pompe di calore e le batterie. Hanno chiesto inoltre l’espansione e la commercializzazione di tecnologie strategiche per colmare il divario fra innovazione e diffusione sul mercato.

Nuovi progetti volti a utilizzare fonti di energia pulita e rinnovabile

Secondo quanto scritto, sarebbero necessarie procedure di autorizzazione rapide e una certa prevedibilità al fine di porre in atto nuovi progetti volti a utilizzare fonti di energia pulita e rinnovabile il più rapidamente possibile. L’obiettivo generale della politica dell’Ue deve essere quello di garantire la leadership europea nelle tecnologie energetiche pulite per migliorare la base industriale esistente e sostenerne la trasformazione in futuro. Nell’ottica di creare posti di lavoro di qualità e una crescita economica.

Questa energia deve avere prezzi accessibili cosi da poterla mettere a disposizione delle industrie, per aumentare il risparmio energetico e le misure di efficienza energetica. Per il Parlamento è inoltre prioritario un accesso sicuro alle materie prime critiche, fondamentali per realizzare la trasformazione ecologica e digitale e chiedono autorizzazioni più rapide e trasparenti per i progetti strategici europei in questo settore. Oltre a discutere di questi temi i deputati hanno invitato la Commissione ad adottare una posizione più decisa nella lotta alla concorrenza globale sleale causata da aiuti di Stato ingiustificati.

Daniele Margarita