Dalla mamma perfetta alla mamma reale: come è cambiata la narrazione (e il marketing) della festa della mamma

Date:

La Festa della Mamma non è solo una ricorrenza affettiva: è una delle occasioni più redditizie dell’anno per testare nuove strategie di marketing. Come ogni “festa comandata”, offre a brand grandi e piccoli l’opportunità di agganciarsi a un’emozione condivisa e trasformarla in conversioni. Ma negli ultimi decenni, il modo in cui il mercato racconta questa figura è cambiato radicalmente.

Dal ferro da stiro ai sentimenti
Negli anni ’80 e ’90, il messaggio era chiaro: la mamma è il cuore della casa, e per questo merita un regalo “utile”. Elettrodomestici, prodotti per la cucina, beni alimentari erano proposti come simbolo d’amore. Una narrazione oggi superata, ma che ha dominato per anni.

Con l’arrivo degli anni 2000, però, il paradigma cambia. Il marketing comincia a rispecchiare la complessità della maternità moderna: non solo casalinga, ma anche lavoratrice, sportiva, viaggiatrice. La gamma di prodotti si espande e i messaggi diventano più emozionali, più personali, più veri.

Neuromarketing: la leva dell’empatia
Negli ultimi anni, la svolta è scientifica. Grazie al neuromarketing, i brand hanno imparato a colpire dritto al cuore. Non è un caso se campagne come #RisveglialaConTenerezza di Kinder Brioss (2021) abbiano unito realtà aumentata e messaggi personalizzati per generare una risposta emotiva profonda. Lo stesso ha fatto Gillette Venus con spot madre-figlia basati su piccoli gesti quotidiani.

Il consumatore non vuole solo acquistare. Vuole partecipare.
Oggi la Festa della Mamma è un’occasione per creare esperienze. Dalle challenge su Instagram agli spot interattivi, il pubblico vuole sentirsi coinvolto. Il marketing efficace non si limita a proporre un regalo, ma costruisce narrazioni in cui ogni cliente può rivedere se stesso e la propria madre.

Il futuro? Esperienze immersive e famiglie inclusive
Intelligenza artificiale e realtà aumentata aprono scenari nuovi: campagne personalizzate, video-messaggi in realtà virtuale, esperienze digitali condivise. Ma il vero game changer sarà l’inclusività: famiglie omogenitoriali, madri single, caregiver. Chi saprà raccontare queste realtà con autenticità, conquisterà il mercato.

In sintesi:

  • Le madri non sono più “angeli del focolare”, ma donne reali con vite complesse.
  • Il marketing vincente punta su emozione, autenticità e partecipazione.
  • Chi sa raccontare bene, vende meglio.

Chi è Luna Mascitti
Fondatrice dell’agenzia digitale Mio Cugino ADV, è esperta in neuromarketing e storytelling. Ha già formato oltre 1.600 imprenditori grazie a corsi, coaching e alla sua “Vendere Academy”. È autrice dei manuali “Vendere con il neuromarketing” e “Storie per vendere”. Speaker TEDx, collabora con università e startup per portare il potere delle storie nel mondo del business.

Storie popolari

More like this
Related