Le regole per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione

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Cosa prevedono le linee guida per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione?

Secondo la Legge 81/2017, le regole per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione, prevedono che venga svolto in base all’accordo fra il titolare ed il lavoratore per decidere la durata, il modo di svolgerlo e gli obiettivi che la prestazione si prefigge.

Quali sono le condizioni previste dalle linee guida per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione?

Le regole per il lavoro agile nella Pubblica Amministrazione sono:

  • l’immutabilità dei servizi resi all’utenza;
  • l’adozione di strumenti tecnologici in grado di garantire la riservatezza dei dati trattati durante lo svolgimento del lavoro agile;
  • la possibilità di svolgimento del lavoro in presenza per chi si occupa di coordinamento e controllo, dei dirigenti e dei responsabili;
  • la giusta rotazione del personale che attuerà il lavoro agile ma assicurando anche al lavoratore il lavoro in presenza;
  • la necessità, di poter svolgere in modo completo il lavoro arretrato;
  • la rotazione del personale in presenza in base alle misure sanitarie.

Come fare per organizzare la turnazione dei dipendenti nella Pubblica Amministrazione?

Ogni Pubblica Amministrazione può organizzare il lavoro agile secondo le proprie direttive (settimanale, mensile o plurimensile).

Questo, fa in modo, di avere una flessibilità anche in base ad eventuali contagi e di programmarsi come si ritiene più opportuno equilibrandosi sia con il lavoro in presenza che con lo smartworking.

Cosa chiedono i sindacati che vogliono lo smart working nella Pubblica Amministrazione?

I sindacati che chiedono lo smart working nella Pubblica Amministrazione, non chiedono il lavoro agile regolato e flessibile che è stato prospettato, ma quello che si stava vivendo nel periodo del lockdown del 2020.

Una situazione veramente inverosimile perché, addirittura, chi non poteva usufruire di quel tipo di modalità a causa della natura del proprio lavoro, fu costretto a richiedere aspettative, ferie, permessi, esonero dal servizio (casi estremi), ecc. continuando a riscuotere la retribuzione.

Ma non sarà così, perché non siamo più in quel periodo, quindi il lavoro agile effettuato in massa non è più pensabile e né giustificato.

Oggi, si è passato si al lavoro agile, ma visto in maniera diversa con diritti e tutele per tutti i lavoratori ed organizzato anche con molta flessibilità per tutti.

Conclusioni

Il lavoro agile va anche bene per qualcuno ma non per tutti: purtroppo, diciamo la verità, questa modalità di lavoro compromette anche i rapporti sociali quindi doveva essere, assolutamente, rivisto e ponderato bene il suo uso.

Francesco Bruschetta
Francesco Bruschetta
Ciao sono Francesco ma tutti mi chiamano Bruce e sono un copywriter. Ho la passione per la comunicazione web, la seo, il web design e perchè no, anche per i film di Charli Chaplin e le scampagnate con la mia mountain bike Cube

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