Ristorazione, come aumentare la clientela

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Possiedi un ristorante e stai cercando una strategia per aumentare la clientela? Sono diverse le soluzioni che proporrò in questo breve articolo.

Premessa: tutto ciò che leggerai è frutto di diverse esperienze maturate a stretto contatto con le attività di ristorazione con cui collaboro quotidianamente. Per questo motivo tengo a precisare che, se hai intenzione di raggiungere quest’obiettivo è necessario valorizzare la “qualità”, in tutte le sue sfaccettature. Ciò dà per scontato che la tua attività abbia fatto della “qualità” il vero e proprio mantra dell’idea di ristorazione. Se non fosse così è inutile proseguire la lettura.

Se sei giunto a questo paragrafo, hai superato l’auto-controllo qualità. Scherzi a parte partiamo!

Se è pur vero che comprendere le esigenze del ristoratore è importante (in questo caso aumentare la clientela) è altrettanto vero che per prima cosa bisogna soddisfare quelle del potenziale cliente. Dalla possibilità di posteggiare agevolmente la propria auto, alla necessità di mercato che impone ormai uno spirito innovativo, ma che contestualmente non vada in totale controtendenza con la tradizione, fino all’aspetto puramente economico e comunicativo.

Aumentare la clientela? Siate clienti di voi stessi

Partirei proprio dal secondo punto all’ordine del giorno. Siete soddisfatti della vostra proposta culinaria? Questa la prima domanda che dovete porre a voi stessi. Se non ne siete certi, sedete a tavola e vestite per un giorno, nel vostro ristorante, i panni del cliente. Degustate un pasto completo e traete le vostre personali conclusioni. Ripeto… la qualità dei prodotti è fondamentale, così come lo è la trasformazione.

Quest’ultima non è da sottovalutare, dalla concreta creazione del piatto, fino al dettaglio estetico che, credetemi, fa la differenza. Non a caso si dice “ti mangerei con gli occhi”, la vista è il primo senso che stimola il nostro appetito. Un piatto non appetibile alla vista non ha buone possibilità di apprezzamento.

Fatta questa prova, una volta alzati da tavola, avrete certamente una prima valutazione relativa alla qualità, alla trasformazione, all’estetica ed anche alla quantità. Non serve “abbuffarsi”, puntiamo su un’esperienza, sul ricordo dei sapori e degli odori che giocano un ruolo fondamentale in prospettiva di un ritorno da parte del cliente.

Lo spacca settimana come vero passaparola

Passiamo alla parte più strategica della nostra analisi. Ok, ma come posso aumentare la clientela? Come posso attrarre persone? Gioca molto il fattore economico, ma badate che non vada a discapito della qualità del prodotto.

Non è detto che con prodotti “poveri” non si possa realizzare un menù d’eccellenza. Da qui all’idea dei cosiddetti “spacca settimana”. Cosa significa? La maggior parte dell’utenza, soprattutto in quest’ambito, si concentra dal venerdì alla domenica a pranzo. Come aumentare quindi il carico nei restanti giorni? Tra le soluzioni più interessanti c’è certamente il menù spacca settimana.

Si tratta di una degustazione a prezzo moderato, immagino massimo 20 euro a persona per una cena completa. Ciò non vuol dire che dovrete servire caviale e champagne, attenzione ma, come già detto prima, evviva i piatti della tradizione!

Se da un lato non avrete il solito guadagno, d’altro canto lo spacca settimana si rivelerà come un asso per far conoscere la vostra attività. Vi ritroverete allora, molto probabilmente, con un’utenza maggiore infrasettimanale, ma occhio a non far brutta figura! Il passaparola è sì una manna dal cielo, ma anche una spada di Damocle.

Diversificare l’offerta per aumentare la clientela e il raggio d’azione

Non lasciate nulla al caso. Dallo spacca settimana fate in modo che anche un’utenza diversa diventi vostro affezionato cliente. Create un menù ad hoc, immagino una degustazione enogastronomica, con un target economico più alto e certamente con un’offerta diversificata e di qualità.

Social Media? Affidatevi a veri professionisti

Fondamentale per i vostri affari è la comunicazione. Puntate sul digital, soprattutto i social e, consiglio spassionatissimo, non badate troppo alle recensioni di alcune App o piattaforme in voga del settore. Più i danni che commettono che le verità espresse.

Un esempio: tutti siamo portati a scrivere una recensione negativa laddove l’esperienza culinaria non ha soddisfatto, ma nessuno o pochissimi, tendono a recensire positivamente un ottimo pasto.

Nell’ambito della strategia di comunicazione, date luce a ciò che è vostro. Se riuscite, esaltate anche le vostre qualità personali, create un personaggio intorno alla vostra figura per rafforzare ancor di più l’identità del locale. Infine, se volete un risultato tangibile, affidatevi sempre a professionisti del settore innamorati del proprio lavoro, solo così potranno innamorarsi anche della vostra attività.

Andrea Palestra
Andrea Palestrahttps://www.laredazione.eu/
Giornalista, Videomaker e Social Media Specialist

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