Ci sono intuizioni che sembrano folli fino a quando non diventano realtà. Far parlare un’opera d’arte è una di quelle. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale e a un team che ha scelto di credere nella contaminazione tra tecnologia e cultura, questa idea prende forma.
Con CultureXR, il nuovo progetto di Lenus Media, le opere non si limitano a essere ammirate: diventano narratrici di sé stesse. Grazie ad algoritmi di IA generativa, un dipinto può raccontare la sua storia, una scultura può rivolgersi direttamente al visitatore, un affresco può rivelare i segreti nascosti nei secoli. Non è solo un effetto speciale, ma una rivoluzione nel modo in cui le persone si relazionano al patrimonio.
“Abbiamo voluto dimostrare che la cultura può parlare molte lingue – spiega Annalisa Milione, co-founder di Lenus Media – e che, se trova quella giusta per ciascun visitatore, diventa davvero universale. Le opere d’arte parlanti sono un esempio concreto di ciò che la piattaforma è in grado di fare: abbattere barriere linguistiche, sensoriali e cognitive, restituendo al pubblico un’esperienza più intima e personale.”
Il progetto CultureXR è stato finanziato dalla Regione Campania attraverso il bando Sostegno allo sviluppo delle imprese culturali e creative, con un investimento complessivo di 160.000 euro, in parte cofinanziato dalla Regione. Al suo fianco c’è una rete di partner istituzionali di prestigio: i Comuni di Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore e Vietri sul Mare, la Fondazione Teatro Trianon Viviani, il Centro per l’Artigianato Digitale – MEDAARCH, la Diocesi di Santa Maria del Rovo, la Fabbrica Italiana dell’Innovazione e l’Università Federico II di Napoli.
La piattaforma non si limita a far parlare le opere: offre strumenti concreti per la gestione di biglietteria e prenotazioni, la creazione di itinerari personalizzati, la produzione di contenuti multimediali e la fruizione immersiva in realtà virtuale. Il cuore tecnologico è AVARA – Adaptive Virtual Assistant for Real-time Adaptation, un assistente intelligente che adatta in tempo reale linguaggio e narrazione in base al profilo del visitatore.
Per gli imprenditori, questa innovazione porta con sé una lezione importante: la tecnologia trova il suo senso più profondo quando non sostituisce l’uomo, ma lo aiuta a raccontarsi meglio. CultureXR non vuole rendere l’arte digitale, ma dare al patrimonio culturale nuove possibilità di comunicare, nuove voci e nuovi pubblici da raggiungere.
Lenus Media dimostra così che anche da una città come Cava de’ Tirreni è possibile costruire un progetto con ambizione europea, capace di coniugare impatto sociale e visione imprenditoriale. Perché la vita da imprenditore è proprio questo: trasformare i sogni in strumenti concreti, capaci di cambiare il modo in cui viviamo e ci emozioniamo davanti alla bellezza.